Nell’ambito della XVII Settimana di azione contro il razzismo, la Fondazione Leone Moressa ha promosso un concorso di idee rivolto a studenti universitari e neo-laureati. Vista l’alta qualità degli articoli presentati, si è deciso di premiare due articoli ex aequo. I due articoli toccano temi diversi e molto attuali: da un lato le difficoltà delle “seconde generazioni” in Italia, che vivono una sorta di “limbo” tra la cultura dei propri genitori e quella del paese in cui sono nati, dall’altro lato il fenomeno del “land grabbing”, che in molti Paesi africani determina migrazioni interne dalle aree rurali alle metropoli, con forti conseguenze economiche e sociali.
VINCITORI (EX AEQUO):
Etiopia tra due fuochi: sviluppo e migrazione interna
di Sara Ghilardi e Francesco Parigi, iscritti al corso di Global Development and Entrepreneurship dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
L’articolo analizza l’impatto del fenomeno del “land grabbing” (l’acquisizione di terreni agricoli pubblici da parte di grosse compagnie agro-alimentari) sulle migrazioni interne (rurali-rurali o rurali-urbane) in Africa. In particolare viene esaminato il caso studio dell’Etiopia, evidenziando l’interconnessione con le altre cause della migrazione e le politiche locali.
Come immigrati in patria
di Neha Lal, iscritta al corso di Scienze dell’amministrazione e delle relazioni internazionali dell’Università di Roma – Tor Vergata.
L’articolo presenta le difficoltà (sociali ed identitarie) dei giovani figli di immigrati in Italia. Vengono analizzate le principali resistenze ad una riforma della cittadinanza. Infine, vengono presentate alcune testimonianze di discriminazione e violenza subite da giovani di seconda generazione.
ALTRI ARTICOLI PRESENTATI:
L’etica della befana
di Samuele Viganò, iscritto al corso di Filosofia dell’Università di Verona.
L’articolo racconta l’esperienza “Befana sul Lambro”, spettacolo gestito da un gruppo di giovani volontari assieme ai richiedenti asilo ospitati in un CAS. Questa esperienza rappresenta un esempio concreto di integrazione spontanea, in cui i migranti si inseriscono in una tradizione locale e contribuiscono a tenerla in vita, arricchendola con le loro peculiarità.
Prevenzione alla violenza di genere: educare al rispetto
di Gabriele Rosina, iscritto al corso di Scienze Politiche dell’Università di Pavia.
L’articolo analizza le fonti giuridiche che hanno dato origine al concetto di “prospettiva di genere”. Vengono inoltre analizzati alcuni strumenti di prevenzione e tutela previsti dalla Costituzione argentina. L’autore evidenzia la connessione tra stereotipi, discriminazioni e violenze di genere, sottolineando l’importanza di normative di tutela e prevenzione.
Immigrazione, mass media ed opinione pubblica
di Giovanna Scaramuzza, iscritta al corso di Global Development and Entrepreneurship dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
L’articolo confronta l’attenzione mediatica sull’immigrazione (cronaca, sbarchi) con quella, molto più bassa, dedicata al fenomeno dell’emigrazione dei giovani italiani. L’autrice evidenzia il fatto che gli organi di informazione non sempre trasmettono informazioni neutre, ma veicolano implicitamente opinioni sui temi trattati.
La cura reclusa: le lavoratrici della cura immigrate nel lockdown
di Francesca Frasson, iscritta al corso di Lavoro, cittadinanza sociale e interculturalità dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
L’articolo analizza la situazione delle lavoratrici immigrate impiegate nel settore dell’assistenza domestica (badanti). In particolare, vengono esaminate le difficoltà riscontrate durante il lockdown (2020) e le possibili conseguenze. L’articolo presenta anche alcune delle strategie attuate dalle famiglie per far fronte a tale situazione e i possibili impatti sulle lavoratrici.
L’impatto del lockdown sui lavoratori bangladesi occupati nel settore turistico a Venezia
di Elena Carbonera, iscritta al corso di Lavoro, cittadinanza sociale e interculturalità dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
L’articolo evidenzia i limiti della “monocultura turistica” di Venezia, messa in grave difficoltà dalla pandemia. In questa crisi si inserisce quella della comunità del Bangladesh, composta prevalentemente da famiglie monoreddito legate proprio a lavori poco qualificati nel settore turistico.
Genere e asilo: cultura dell’accoglienza e integrazione vincente
di Elisa Fuggiano, laureata in Progettazione e gestione dell’intervento educativo nel disagio sociale all’Università di Bologna.
L’articolo evidenzia i limiti delle politiche migratorie e di integrazione attuate in Italia, caratterizzate da un forte connotato emergenziale. Basandosi su alcune esperienze realizzate nel territorio bolognese, vengono analizzate le opportunità date dai servizi attivati all’interno del sistema di accoglienza.