Nelle graduatorie per le case popolari gli stranieri sono spesso ai primi posti, a causa di redditi bassi e mancanza di reti familiari (necessarie molto spesso per accedere al mutuo). Le cose cambiano invece osservando i dati sulle reali assegnazioni, condizionate dallo scarso turn over che penalizza i nuovi richiedenti. Il requisito di residenza (in genere cinque o dieci anni), inoltre, non solo penalizza anche gli Italiani provenienti da altri Comuni, ma ormai non è nemmeno più efficace verso gli immigrati. Leggi l’articolo su LaVoce.info
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Case popolari e immigrazione: numeri e luoghi comuni
31 Ottobre 2017
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