La regolarizzazione di lavoratori agricoli e domestici nella fase di emergenza sanitaria è stata una necessità, che porterà benefici sociali ed economici immediati. Tuttavia, non risolverà i problemi strutturali che hanno portato ad avere fino a 600 mila irregolari. Per evitare di dover ricorrere ciclicamente alle sanatorie (come succedeva negli anni ’90 e 2000), occorre una riforma strutturale della normativa sull’immigrazione, a 20 anni dall’ultima revisione. Leggi l’articolo su LaVoce.info
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Immigrazione, dopo la sanatoria occorre una riforma
5 Giugno 2020
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