La crisi taglia anche la generosità degli immigrati.
Il contributo economico della popolazione straniera rappresenta un apporto notevole sia per le società riceventi, principalmente sotto forma di gettito fiscale e contributi previdenziali, che per quelle d’origine, attraverso consistenti flussi di denaro destinato al sostegno delle famiglie in patria. Secondo i dati Eurostat aggiornati al 2013, a livello europeo l’Italia è seconda solo alla Francia per volume di denaro inviato dagli immigrati. Rispetto ad altri flussi internazionali di capitale, le rimesse si sono dimostrate uno strumento più stabile ed essendo destinate direttamente alle famiglie hanno sicuramente un impatto diretto sulla soddisfazione dei bisogni primari (alimentazione, sanità, istruzione).
Leggi l’articolo di Rossella Cadeo del 20 aprile 2015 su il Sole 24 Ore