Economia dell'Immigrazione

Calano le imprese italiane, aumentano le straniere

Stranieri-impre

 

Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di € di valore aggiunto

Imprese straniere in aumento. Su 6.061.960 imprese operanti in Italia nel 2013, 497.080 sono condotte da soggetti nati all’estero, ovvero l’8,2% del totale. Di queste, quasi il 94% è di esclusiva conduzione straniera. Questo significa che gli stranieri, quando avviano un’attività imprenditoriale, tendono a costituirla da soli o insieme a connazionali.

Rispetto al 2011, le imprese straniere sono aumentate del 9,5%. Il settore del commercio annovera il maggior numero di imprese condotte da stranieri, con più di 175 mila aziende (pari al 35,2% del totale). Se consideriamo invece l’incidenza delle imprese straniere sul totale delle imprese per ogni settore, osserviamo che il primo settore è l’edilizia, con oltre 14 imprese straniere ogni 100.

Calano le imprese italiane, aumentano le straniere. Nel 2013 il bilancio tra aziende italiane iscritte e cessate è negativo, con una perdita di quasi 50 mila imprese. Per quanto riguarda le imprese condotte da stranieri, invece, il saldo è positivo (+18 mila imprese). Il tasso di sviluppo si attesta al 3,8% per le imprese straniere e a -0,9% per quelle italiane.

Imprese straniere, valore aggiunto per 85 miliardi di €. In Italia le 497 mila imprese condotte da stranieri contribuiscono, con 85 miliardi di €, alla creazione del 6,1% del Valore Aggiunto nazionale. Tra i diversi settori di attività, quello delle costruzioni mostra il maggior contributo degli immigrati alla produzione di Valore Aggiunto: si tratta del 14,9% di tutta la ricchezza creata dal settore. Seguono il comparto del commercio (con l’11,2% della produzione complessiva), alberghi e ristoranti (9,2%) e manifattura (7,0%).

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Guarda l’intervista del 24/04/2014 a CINFORMI