La crescente instabilità politico-economica-sociale di tanti Paesi dell’Africa sembra avere un effetto immediato sugli sbarchi degli migranti. Il peggioramento delle condizioni economiche e i conflitti in corso spingono un numero sempre maggiore di persone a fuggire dalla propria terra di origine. Nei primi tre mesi del 2014 il numero di migranti arrivati via mare nel nostro Paese è di 13 volte superiore allo stesso periodo del 2013; la regione maggiormente coinvolta dal fenomeno è la Sicilia in cui si registrano il 98% degli sbarchi del 2014.
I conflitti aumentano il numero di migranti. I conflitti interni nei paesi di origine sono uno dei motivi che spingono queste persone a cercare rifugio altrove: questo viene evidenziato anche dalle nazionalità dichiarate al momento dello sbarco: il 26% degli sbarchi del 2013 ha coinvolto oltre 11 mila Siriani, probabilmente in fuga dalla guerra civile iniziata nel 2012 ed ancora in atto nel loro territorio. Lo stesso si può dire per i migranti del Mali i più coinvolti dai primi sbarchi del 2014.
Richiedenti asilo, Italia al quinto posto in UE. Pur essendo considerata la “porta d’Europa”, l’Italia non è tra i primi Paesi UE per numero di richiedenti asilo. Al primo posto nel 2013 si colloca la Germania con 127 mila richieste, seguita da Francia (65 mila) e Svezia (54 mila). L’Italia, con 28 mila richieste di asilo, si colloca al quinto posto dietro al Regno Unito.
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