La forza lavoro degli stranieri: esclusione o integrazione?
L’analisi delle dinamiche socio-economiche legate all’immigrazione ha portato molti esperti a considerare il fenomeno non più come a se stante o marginale, ma come una componente strutturale e sempre più rilevante dal punto di vista sociale, culturale ed economico. Nonostante il dibattito pubblico sull’immigrazione sia tuttora focalizzato su tematiche prevalentemente sociali, culturali e identitarie, negli anni della crisi l’attenzione si è spostata più volte su temi economici quali il rapporto tra costi e benefici dell’immigrazione, la competitività tra lavoratori italiani e stranieri o il ruolo degli stranieri nel sistema produttivo nazionale.
La Fondazione Leone Moressa, attraverso l’analisi delle dinamiche occupazionali, del comportamento finanziario e dell’inclusione economica e sociale degli immigrati, cerca di fornire un contributo scientifico al dibattito, utilizzando l’analisi statistica dei dati come strumento per riflettere sulla rilevanza della popolazione straniera nel tessuto economico e produttivo italiano. In particolare, la quarta edizione del Rapporto si propone di delineare un quadro esaustivo sulla presenza straniera in Italia, analizzandone le caratteristiche demografiche, il mercato del lavoro e l’imprenditoria, il comportamento economico e finanziario, i comportamenti delle famiglie e il ruolo dei giovani.
Tenendo presente che gli occupati stranieri rappresentano ormai il 10% della forza lavoro complessiva, non è più possibile considerare il lavoro degli immigrati come una componente distaccata dalle dinamiche nazionali ma, sempre di più, come parte integrante di esse.